01
Inglese
The design and its future … in my opinion at this time, the design, has achieved great results, probably supported by a historical opening; It could be stated that this is a high point for this cultural form.
I believe that designers should take a step forward, and to go further.
My current philosophy is based on the possibility that the objects are not only beautiful and partially functional, but that they can adapt to our personal characteristics and adapt to the needs, in short, to escape from the schematic rigid plastics, to enter into a new era of forms mono – ergonomics adaptable.
At this point, there is the need of new composite materials, which express the innovative characteristics, such as elasticity similar to that of the fabrics and at the same time strength similar to metal.
You must devise a skeletal structure articulated, not rigid, movable and elastic, that manages to be enveloped by a special material, with the characteristics listed above.
I am not aware if at this instant, the companies that are studying of the supports with similar characteristics, but it is just time to evolve into a new era, to conceive of more structured products that are better adapted to current and future needs.
To better understand the concept I want to express, I would compare it to a mammalian, maybe a cat …
If the structure (frame) of our hypothetical subject, was the skeleton mammalian and the internal components were the muscles, the casing or body is definitely the skin.
As in our feline, taken to “example”, muscles and internal organ shape and volume outside.
The concept, applied to our project, should be the same, where the internal components, properly designed, shape our object.
And the frame?
Well! The frame is critical. No longer rigid or “partially elastic”, but articulated; where there are the welded joints, would be replaced with elastic elements or furniture, that allow a real articulation, obtaining a product that flexes in the articulated points, controlling the capacity of compression, bending, torsion, extension, bending, etc …
Michele Sanna
Italiano
Il design e il suo futuro… a mio giudizio in questo momento, il design, ha raggiunto dei grandi risultati, probabilmente sostenuto da un periodo storico favorevole; si potrebbe dichiarare che questo sia un apogeo per questa forma culturale.
Credo che i designers dovrebbero fare un passo in avanti, ed per andare oltre.
La mia filosofia attuale si basa sulla possibilità che gli oggetti non siano solo belli e parzialmente funzionali, ma che questi possano adattarsi al nostre caratteristiche personali ed adattino alle esigenze, insomma, fuoriuscire dalle schematiche plastiche rigide, per entrare in una nuova era di forme mono-ergonomiche adattabili.
A questo punto, si presenta la necessità di nuovi materiali compositi, che esprimano delle caratteristiche innovative, come elasticità simile a quella dei tessuti e nel contempo solidità simile al metallo.
È necessario concepire una struttura scheletrica articolata, non rigida, mobile ed elastica, che riesca a farsi avvolgere da un materiale apposito, con le caratteristiche indicate in precedenza.
Non sono a conoscenza se in questo instante, ci delle aziende che stanno studiando dei supporti con caratteristiche similari, ma è giusto il momento di evolvere verso una nuova era, per concepire dei prodotti più strutturati, che rispondono meglio alle esigenze attuali e future.
Per comprendere meglio, il concetto che voglio esprimere, lo paragonerei ad un mammifero, magari un felino…
Se la struttura (il telaio) del nostro ipotetico oggetto, fosse lo scheletro del mammifero e la componentistica interna fossero i muscoli, la carenatura o scocca è sicuramente la pelle.
Come nel nostro felino, preso ad “esempio”, i muscoli e gli organo interni danno forma e volume all’esterno.
Il concetto, applicato al nostro progetto, dovrebbe essere lo stesso, dove la componentistica interna, correttamente progettata, danno forma al nostro oggetto.
E il telaio?
Bhe! Il telaio è fondamentale. Non più rigido o “parzialmente elastico”, ma articolato; la dove ci sono le giunture saldate, verrebbero sostituite con elementi elastici o mobili, che permettono una vera articolazione, ottenendo un prodotto che flette nei punti articolati, controllandone la capacità di compressione, flessione, torsione, estensione, curvatura, ecc…
Michele Sanna
01
For me, the design must somehow express what surrounds the casing; in the moment in which it reaches this point, it can be considered that the design work is accomplished.
Now today, there is a congestion of the word design; anything, any work you do, though not to anything to do with the design, you insert to make it more current, the particle “design”, by web-design, which are actually the graphics, the “stylists” that were renamed fashion-design …
I would define “abuse”, in particular in Italy, it is clear that there is a certain subculture; a real and profound inability to understand the sense of the term and an inability to diversify its property.
The designer is a cross between a technical designer and an artist; must always mediate between what are the industrial needs and those which are the needs of the current form and the expressive ability inherent to the object.
Michele Sanna
Per me il design deve in qualche modo esprimere ciò che avvolge l’involucro; nel momento in cui si raggiunge questo punto, si può considerare che il lavoro di design è compiuto.
Ormai oggi, c’è una congestione della parola design; qualsiasi cosa, qualsiasi lavoro si faccia, anche se non a nulla a che vedere con il design, si inserisce per renderlo più attuale, la particella “design”, dai web-design, che in realtà sono dei grafici, gli “stilisti”, che sono stati rinominati fashion-design…
Lo definirei “abuso”, in particolare in Italia, è evidente che c’è una certa sottocultura; una incapacità effettive e profonda di comprendere in senso del termine e una incapacità di diversificare le sue proprietà.
Il designer è una via di mezzo tra un disegnatore tecnico e un artista; deve sempre mediare tra ciò che sono le esigenze industriali e quelle che sono le esigenze della forma attuale e la capacità espressiva insita nell’oggetto.
Michele Sanna
27
English
Premessa
“I’m not a physicist, but are simply a lover of this matter. The concept expressed below, is a theory that would explain and solve some concepts are not aligned. The theory expressed is a summary only. ”
Infinity Present
In the current physics, it is conceived space that develops over time.
To understand this better, we must make an effort of imagination, to try to display a space/time “infinite” abstract, that somehow is subdivided into infinite segments, which have in turn a development space/temporal, in itself and associated with both the macro that with the micro, which in some way is divided again into segments infinite, which have in turn a development space/time and so on …
This develops in both directions, both toward the micro towards the macro; it all depends upon where we are …
Another way friendlier and easier to visualize the concept and make it our own, is to take as a reference the Chinese boxes, for those who did not know what it is, is a box that contains a smaller box within itself, which it contains an even smaller and so on … In short boxes inside boxes of different sizes.
Using this tool, to be able to represent the space / time, we can imagine that each box is the space / time and that inside it there are an infinite number of boxes of the same size, which in turn, each one of them, contain the own inside a series of boxes of the same size, and yet, in their turn, each of them, contain within itself a series of boxes of the same size; this endlessly, both to the macro in the micro.
Knowing that “infinity” is just an abstract theoretical concept, as well as numbers, we note that as a result, the concept space / time is not possible, at least as conceived by the applied physics.
Matter and its behaviors
Too often they miss the obvious analysis, which clearly contain the mere existence.
One day, suddenly, I had a perception of matter and from there I worked out a concept that collides with the current concepts of physics.
As when we see a nature documentary, where bacteria convert organic matter into other matter, I sensed that all matter is in them a “unique moment”, in constant flux.
For “only time”, I mean a “present undetermined”, ie a period of time equal to zero, because there is no time.
First part
Italiano
Premessa
“Io non sono un fisico, ma sono semplicemente un amante di questa materia. Il concetto espresso qui di seguito, è una mia teoria che spiegherebbe e risolverebbe alcuni concetti non allineati. La teoria espressa è solo una sintesi.”
InfinitoPresente
Nella fisica attuale, si concepisce lo spazio che si sviluppa nel tempo.
Per comprendere meglio il concetto, dobbiamo fare uno sforzo d’immaginazione, nel cercare di visualizzare uno spazio/temporale “infinito” astratto, che in qualche modo si suddivide in segmenti infiniti, i quali hanno a loro volta uno sviluppo spazio/temporale, assestante e legato sia con il macro che con il micro, il quale in qualche modo si suddivide nuovamente in segmenti infiniti, i quali hanno a loro volta uno sviluppo spazio/temporale e così all’infinito…
Questo si sviluppa in entrambi i sensi, sia verso il micro che verso il macro; dipende tutto dalla posizione in cui ci troviamo…
Un altro modo più semplice e familiare per visualizzare il concetto e farlo nostro, è quello di prendere come riferimento le scatole cinesi, per chi non sapesse di cosa si tratta, è una scatola che contiene una scatola più piccola al proprio interno, la quale ne contiene una ancora più piccola e così di seguito… insomma scatole dentro scatole di dimensioni diverse.
Utilizzando questo strumento, per poter rappresentare lo spazio/temporale, possiamo immaginare che ogni scatola sia lo spazio/temporale e che al suo interno ci siano un numero infinito di scatole della stessa dimensione, che a loro volta, ognuna di esse, contengono al proprio interno una serie di scatole della stessa dimensione, e ancora, a loro volta, ognuna di esse, contengono al proprio interno una serie di scatole della stessa dimensione; questo all’infinito, sia verso il macro che in micro.
Sapendo che “l’infinito” è solo un concetto teorico astratto, così come i numeri, rileviamo di conseguenza che, il concetto spazio/temporale non è possibile, perlomeno così come viene concepito dalla fisica applicata.
La materia e i suoi comportamenti
Troppo spesso ci sfuggono delle lampanti analisi, che chiaramente contengono la semplice esistenza.
Un giorno, all’improvviso ebbi una percezione della materia e da li elaborai un concetto che va a collidere con i concetti di fisica attuali.
Come quando osserviamo un documentario naturalistico, dove dei batteri convertono la materia organica in altra materia, io intuii che tutta la materia è li in un “unico momento”, in constante mutamento.
Per “unico momento”, intendo un “presente indeterminato”, cioè uno spazio di tempo pari a zero, in quanto il tempo non esiste.
Prima parte
15
English•
Too often, I see that the design is used as a form side-artistic end in itself, with the result to obtain a trivial and sometimes geometric, maybe, bind to excess academic, due to the impositions of the training.
I see a natural component in the design of the object that you are covering.
The aesthetic, can not be just a matter of attractive casing, at least I do not conceive it this way, in fact, my vision is almost reversed, for me the design is the expression of the substance of the object.
Honeys from work can be seen without a doubt, that I am attracted to the design exactly what mechanisms solving and functional.
Michele Sanna
Italiano•
Troppo spesso, osservo che viene utilizzato il design come una forma lato-artistica, fine a se stessa, con il risultato di ottenere un prodotto banale e talvolta geometrico, forse, legano agli eccessi accademici, dovuti alle imposizioni della formazione.
Io vedo nel design una componente naturale dell’oggetto che si sta ricoprendo.
L’estetica, non può essere solo una questione di involucro attraente, perlomeno io non lo concepisco in questi termini, anzi, la mia visione è quasi ribaltata, per me il design è l’espressione della sostanza dell’oggetto.
Dai mieli lavori si evince senza dubbio, che io sono attratto dal design esattamente quanto dai meccanismi risolutivi e funzionali.
Michele Sanna